Ho avuto modo di chattare TheBomber qualche anno fa ai tempi di altri suoi progetti e quando vidi il lancio di Bitgrail lo archiviai come uno dei tanti progetti italiani destinati a fallire, non per causa di TheBomber naturalmente.
Un’idea coraggiosa lanciare un exchange di criptovalute con una SRL italiana.
Oggi però leggo un articolo sul Sole 24 su un exchange e la scomparsa di 17 milioni di Nano (ex Raiblocks) che al momento del furto equivalevano all’incirca a 200 milioni di dollari.
1° considerazione: Bitgrail ha evidentemente avuto successo.
2° considerazione: proviamo a capire cosa è successo.
Visitando il sito Bitgrail.com si legge un avviso importante:
Bitgrail S.r.l comunica ai propri utenti che da controlli di verifica interna di congruità delle operazioni di prelievo sono emerse delle transazioni non autorizzate che hanno portato ad un ammanco di n. 17 Mln di Nano c.a. costituenti parte dei portafogli gestiti da Bitgrail S.r.l.
Per l’attività fraudolenta di cui sopra, è stata presentata in data odierna regolare denuncia querela presso le autorità di polizia competente e le indagini di polizia sono in corso.
Si informa che le altre valute depositate non sono state interessate dai prelievi non autorizzati.
Per effettuare ulteriori accertamenti su quanto avvenuto, in via cautelativa ed a tutela degli utenti verranno temporaneamente sospese tutte le funzionalità del sito, ivi compresi i prelievi ed i depositi.
Porgiamo le nostre più sincere scuse ai nostri clienti ed a tutti i soggetti coinvolti dal trasferimento illecito di Nano verificatosi sulla nostra piattaforma.
Seguiranno a breve ulteriori comunicati.
Grazie per l’attenzione.
Bitgrail S.r.l.
Quindi qualcuno è riuscito a ritirare 17 milioni di Nano. L’avviso è del 9 Febbraio. L’ammanco è tremendamente grande perchè stiamo parlando di quasi il 13% del totale dei Nano circolanti.
Infatti il valore di Nano dopo questo furto è crollato di un 30%.
TheBomber ha rubato 200 milioni di dollari?
Qui iniziano le accuse. Su Reddit, Twitter e Bitcointalk si stanno scatenando le accuse di furto contro TheBomber. In realtà l’hack sarebbe stato un furto del proprietario.
Dall’apertura al successo di Bitgrail
Bitgrail era partito in sordina, puntando però su una moneta che avrebbe in futuro generato la sua popolarità: RaiBlocks XRB.
Raiblocks, diventata poi Nano, è salita come valore da 0,14$ a 35$ e in questo breve periodo la maggior parte di scambi veniva appunto fatta su Bitgrail. Così da un exchange di nicchia, Bitgrail è divenuto uno dei più famosi.
FINE GENNAIO. KYC e chiusura depositi e withdrawals
Tutto inizia a fine Gennaio quando Bitgrail chiude i withdrawals in XRB richiedendo la KYC.
KYC sta per Know Your Customer ed è una verifica dei dati degli utenti di un sito richiesta dalle autorità. Fino a quel momento Bitgrail aveva operato senza questa KYC ma poi è stata introdotta così di colpo scatenando l’ira degli utenti che per ritirare i soldi senza KYC avrebbero dovuto convertirli in Bitcoin e poi ritirarli.
Questo ha causato un crollo di Nano.
I tempi di verifica si sono dimostrati abbastanza lunghi e l’unica possibilità a parte l’attesa era chiudere l’account e ricevere il corrispettivo di tutto quello che c’era dentro in BTC.
8 Febbraio. Il presunto Hack e la conversazione tra TheBomber e il team di Nano
Il 9 Febbraio il team di Nano pubblica su medium la conversazione avuta tra il team di Bitgrail (theBomber e davvo) e il team di Nano (conversazione pubblicata senza l’autorizzazione di TheBomber).
Dalla conversazione si evince che TheBomber nella sera dell’8 Febbraio avverte i dev di Nano di essersi accorto del problema 8 ore prima e chiede di arrivare ad una soluzione. Sta per recarsi dalla polizia e avverte i dev di cercare una soluzione insieme e che probabilmente dopo la denuncia alla polizia, verranno confiscati i server del sito per investigare sull’accaduto.
Il team di Nano dopo una riunione interna ha deciso di non collaborare con TheBomber che tra le altre cose chiedeva un fork per annullare le transazioni incriminate.
Il punto di TheBomber è che l’hack sia stato causato da un bug di Nano. Il team invece ha detto che il problema è di Bitgrail e che l’hack è probabilmente avvenuto tempo prima (il 19 Gennaio? Qualcuno sostiene anche Novembre)
Ma quindi cosa è successo?
La soluzione più plausibile (che non sia detto che sia quella successa) è che ci sia stato veramente un hack e che forse TheBomber si sia reso conto tardi del problema.
Ci sono teorie più spinte che dicono che ci sia stato un movimento di verso Mercatox (altro exchange che tratta XRB) effettuato dallo stesso TheBomber.
Fatto sta che sono stati rubati quasi 200 milioni di dollari, una cifra tra le più altre tra gli scam o i furti nell’epoca del Bitcoin.
Terrò questo post aggiornato per aggiungere nuove informazioni appena arriveranno in mio possesso.
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