Ci sono ancora novità sul fronte Alitalia. Il salvataggio della nostra compagnia di bandiera si sta rivelando una vera e propria spina nel fianco per il governo italiano. Inizialmente la cordata che doveva riportare Alitalia in alto doveva essere composta da Atlantia, Delta e Ferrovie dello Stato.
L’investitore principale doveva essere proprio Atlantia, società controllata dalla Famiglia Benetton. Atlantia è anche la controllante di Autostrade per l’Italia, ma dopo il disastro del Ponte Morandi, la concessione non verrà rinnovata. Proprio per questo motivo (più precisamente per ripicca), Atlantia ha deciso di tirarsi fuori dalla cordata. E a questo punto, Delta e FS non possono procedere da soli al salvataggio Alitalia senza un terzo investitore.
La situazione attuale
Poi è entrata in scena Lufthansa, la nota compagnia aerea tedesca che ha affermato di essere disposta per una partnership commerciale. Ma ad Alitalia non può bastare una semplice partnership, Lufthansa infatti non è disposta ad entrare nel capitale della compagnia italiana. Poi, qualche settimana fa è arrivata una richiesta di informazioni al ministro dello sviluppo economico Stefano Patuanelli, ma niente di fatto.
Le offerte vincolanti per l’acquisizione di Alitalia dovevano essere presentate entro e non oltre il 21 Novembre scorso, ma ancora una volta non è arrivata nessuna offerta. Si tratta dell’ottava proroga per la presentazione delle offerte, la situazione comincia a sfociare nel ridicolo.
Il super-commissario per il salvataggio Alitalia
Ora si tenta una nuova strada, quella del commissario unico, il salvataggio Alitalia è ora nella mani di Giuseppe Leogrande. Il super-commissario ha già svelato il suo piano strategico e gli obiettivi futuri della “nuova” compagnia.
Innanzitutto Alitalia riceverà ulteriori 400 milioni di euro da parte dello Stato, che aveva già stanziato la stessa cifra nei mesi scorsi e ben 700 milioni di euro l’anno scorso. Continua quindi il piano di investimento in Alitalia, anche se sembra proprio che questo nuovo capitale sia destinato ad andare in fumo come i milioni stanziati in precedenza.
La strategia e gli obiettivi
Ma molti indicano questa volta come quella buona. La prima cosa da fare, come annunciato da Leogrande, è un evidente riduzione dei costi che riguarderà anche flotta aerea e dipendenti. Esuberi e licenziamenti sono inevitabili se si intende procedere con il salvataggio Alitalia, si contano circa 2500 dipendenti da tagliare.
Poi ci sarà l’arrivo di un nuovo partner industriale (Lufthansa?) e di un ulteriore alleanza estera atta ad evitare nuovi prestiti-ponte, cosa che non piace affatto all’Unione Europea. Infine, non si esclude un passaggio da Sky Team a Star Alliance.
Per il momento è tutto, ma sicuramente nuove notizie non tarderanno ad arrivare.
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