Dopo che si apre un conto corrente bancario, il titolare del conto troverà un numero che gli permetterà di essere identificato e di poter registrare tutte le sue operazioni: si tratta del codice IBAN, il quale possiede una grande importanza e senza la sua presenza il conto corrente potrebbe esser definito non valido. Ma cosa è e come si trova?
Codice IBAN: cos’è e a che cosa serve.
Il codice IBAN come detto prima è il codice che permette all’utente di essere identificato e di poter identificare la banca nella quale viene aperto il conto corrente: questa tipologia di codice non è soltanto presente in Italia, ma è presente anche in altri Paesi Europei ed ovviamente anche in questi assume la stessa funzione che permette di identificare sia il titolare del conto corrente sia la banca nella quale questo è stato aperto.
Questo semplice codice pertanto risulta essere veramente utile: ogni singola operazione bancaria, sia che essa sia eseguita in Italia, sia che essa sia eseguita all’estero permetterà ai destinatari di un bonifico o agli addetti di un’altra banca di poter avere tutte le informazioni necessarie per risalire sia a colui che effettua ad esempio un pagamento, sia all’istituto finanziario nel quale si trova il conto corrente ed il denaro posseduto da colui che ha effettuato un pagamento, un versamento od una qualsiasi altra operazione bancaria.
Com’è composto il codice IBAN.
Il codice IBAN che come detto più volte identifica titolare e banca di credito è composto da una lunga serie di numeri e di lettere, i quali assumono un’importanza fondamentale: ogni gruppo di lettere e di numeri infatti ha una sua informazione ben precisa, ed in mancanza di anche una sola di queste informazioni il pagamento potrebbe essere ritenuto non valido.
Esaminando il codice IBAN pertanto, come prima cosa sarà possibile vedere due semplici lettere: queste due identificano il Paese nel quale si trova il conto corrente, ed essendo in Italia le prime due lettere di ogni codice IBAN saranno IT.
Dopo le due lettere che identificano il paese, nel codice IBAN sono presenti due numeri ed una lettera: i primi due costituiscono i due numeri di controllo, mentre la lettera che in Italia è la lettera P rappresenta il codice CIN che, anche se non indispensabile e quindi anche tralasciabile, in caso di errore permetterà all’ente bancario o al beneficiario di un bonifico di sottoporre il codice IBAN ad un ulteriore controllo affinché l’errore possa essere prontamente corretto.
Dopo questi due numeri ed al codice CIN sono presenti cinque numeri, i quali costituiscono il codice ABI: queste cinque cifre non servono ad altro se non ad identificare la banca del titolare del conto corrente, ed ovviamente ogni codice ABI sarà differente da un altro in quanto ogni banca possiede il suo codice ABI. Dopo l’ABI seguono altre cinque cifre, che prendono il nome di codice CAB: queste cinque cifre identificano la filiale della banca nella quale il titolare possiede il conto corrente ed infine, le ultime presenti nel codice IBAN servono ad identificare il numero del conto corrente.
Come si richiede il numero del conto corrente?
Spesso e volentieri questo codice potrebbe esser smarrito da parte di un titolare: per poter richiedere il numero del conto corrente non occorre far altro che navigare sul sito della propria banca ed inserire i propri dati per poter ricevere il codice IBAN, oppure recarsi direttamente presso una filiale della banca nella quale si possiede il conto corrente.
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