Continua la guerra ai colossi online da parte della Francia. Prima non è stata data la concessione ad famoso servizio di car-sharing Uber per la città di Parigi, poi è toccato ad Airbnb. Adesso invece e il momento di Amazon, e la situazione sembra anche più difficile rispetto alle altre 2.
Il colosso di Jeff Bezos, infatti, è stato accusato non solo di non rispettare le leggi francesi in materia di consegne postali, ma anche di inquinamento. A quanto pare Amazon e il rispetto verso l’ambiente viaggiano su due fronti opposti.
Anche le ONG francesi “Les Amis de la Terre” e “Attac”, in compagnia del sindacato “Solidaires” hanno denunciato l’impunità fiscale, sociale e ambientalista di Amazon.
Le due misure
Intanto a Parigi sono già state proposte due misure per controllare e tassare Amazon, entrambe redatte dal sindaco della capitale francese, Anne Hidalgo. La giunta comunale ha poi espresso tutto il suo appoggio verso la decisione del sindaco, a breve le misure potrebbero diventare legge.
Il sindaco e la giunta comunale puntano il dito contro Amazon facendo presente che le consegne online del colosso dell’e-commerce, siano un fattore di precarizzazione, oltre che fonte di congestione e di inquinamento. E’ stato presentato anche un documento che attesta la situazione di Amazon, direttamente da Jean-Louis Missika, attuale assessore all’urbanistica di Parigi.
Le nuove tasse
La nuova legge prevede un eco-canone da imporre sulle consegne, praticamente si tratta di una tassa da applicare per ogni consegna. Questa, potrebbe essere estesa anche ad Uber e Eats, anche se rimane Amazon il destinatario principale del nuovo emendamento.
Il governo francese ha inoltre dichiarato che chi inquina paga, d’altronde le nuove normative sull’eco-sostenibilità sono state create proprio con l’Accordo di Parigi. Inoltre, si prevede anche una sostanziale riduzione del numero di consegne giornaliere, questo almeno per quanto riguarda il territorio parigino.
La digital tax e le conseguenze
Nella nuova legge verrà probabilmente inserito anche l’orario di consegna dei pacchi, che dovranno rispettare determinate ore del giorno. Probabilmente il colosso Amazon, come tutti gli altri, dovranno prenotare gli orari di consegna per il comune di Parigi. Il tutto verrà gestito dalla “Polizia Municipale” francese.
Questa manovra prende il nome di Digital Tax e colpirà prevalentemente i colossi americani. Dall’altro lato della medaglia, il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, ha già avvisato Macron: se la Francia attuerà la digital tax e farà entrare in vigore le leggi sulle consegne e le eco-tasse, gli USA sono pronti a partire già da Gennaio 2020 con dazi fino al 100% sui prodotti francesi.
La guerra commerciale potrebbe spostare il suo asse da Usa-Cina a USA vs Francia. Dovremmo attendere solamente qualche mese per tirare le prime conclusioni.
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