Tra gli obiettivi principali del nuovo governo, l’inedito PD-Movimento 5 Stelle, ci sono la riduzione delle tasse sul lavoro, e la lotta all’evasione. Questi due argomenti sono il cavallo di battaglia della nuova Legge di Bilancio. A questi si aggiungerà una manovra a sorpresa per quanto riguarda il taglio del cuneo fiscale.
La nuova misura si chiamerà proprio “operazione cuneo fiscale”, cosa che consentirà di recuperare i fondi dai tagli sul cuneo fiscale ed elargirli ai lavoratori dipendenti. Di conseguenza, gli italiani avranno più soldi in busta paga. Vediamo meglio di cosa si tratta.
I requisiti per accedere all’operazione cuneo fiscale
Ci aveva già provato Renzi, e a dir la verità, c’era anche riuscito. Ben 80€ in più in busta paga a tutti gli italiani. O quasi, perché la manovra non toccava proprio tutti i lavori regolati dal CCNL. Ora il PD vuole aggiungere 40€ al mese in busta paga, per un totale di 500€ in più all’anno per i lavoratori italiani.
Ma per essere idonei a ricevere questi 40€ in più in busta paga, necessiterete di alcuni requisiti fondamentali. Accederà al credito, infatti, solamente chi ha un reddito lordo annuo che non superi i 26.000 euro. Ovvero proprio come accade per il Bonus Renzi. Facendo qualche calcolo, saranno circa 11 milioni gli italiani che percepiranno questo bonus in busta paga.
Previsioni future sul bonus
E non è finita qui. Il segretario del PD, Nicola Zingaretti, ha annunciato che i fondi totali da stanziare ammonteranno a 2,7 miliardi di euro. Questi verranno erogati esclusivamente nel 2020. Poi per l’anno successivo, il 2021, si prevede addirittura il raddoppio del bonus elargito nel 2020. In pratica il PD si impegna ad arrivare ad erogare 1000€ in più all’anno per ogni lavoratore dipendente. Che soddisfi l’unico requisito richiesto.
Tutto sommato la manovra non è affatto male, sicuramente gli 11 milioni di italiani che già percepiscono il Bonus Renzi avranno preso benissimo la notizia. Eppure il nuovo bonus risulta incompatibile con altri problemi più urgenti. Uno fra tutti l’eredità di 23 miliardi di clausole Iva. Oltre all’aumento della stessa. Eppure il PD sembra aver trovato una manovra che porterà più soldi nelle case di “ognuno” di noi. Siamo scettici, ma ci converrà sicuramente aspettare i primi mesi del 2020 per tirare le prime conclusioni.
Il flop di manovre simili
In molti eravamo scettici riguardo al Reddito di Cittadinanza, punto cardine del programma elettorale del Movimento Cinque Stelle. Eppure è stato realizzato, e presentato con estremo orgoglio dall’attuale Ministro degli Esteri Luigi Di Maio.
Operazione riuscita quindi. E invece mica tanto. Ad oggi non ci sono ancora i Navigatore, quella figura che avrebbe dovuto occuparsi dei disoccupati che percepiscono il reddito e guidarli nella ricerca di un lavoro. Addirittura trovarglielo ! Ebbene, questo non è successo. E’ stato solamente erogato il reddito di cittadinanza a milioni di cittadini, che lo incassano senza dover fare nulla.
Prima di rendere ufficiali alcune manovre, soprattutto quelle economiche-finanziarie, è bene ragionarci sopra e valutare tutti i pro e i contro. Una valutazione che il nostro governo non fa più da tempo.
Lascia un commento