Il governo italiano ha già cominciato una campagna di eco-sostenibilità e di rispetto verso l’ambiente. Questo grazie a nuove normative atte a tutelare la natura ed evitare disastri ecologici. L’obiettivo finale è quello di rendere l’Italia intera una nazione “green”, o quantomeno ridurre le emissioni di co2 e il rilascio di tutte le sostanze nocive nell’aria.
Questo vale anche per prodotti realizzati con materiali altamente pericolosi per la natura, da qui la nascita della Plastic Tax. La nuova tassa sarà già in vigore dal 2020, anche se al momento è ancora una bozza di legge, che andrà inserita nella prossima legge di Bilancio.
Plastic Tax: In cosa consiste
Praticamente la Plastic Tax prevede delle imposte sui prodotti monouso come bicchieri, bottiglie e busta, tutte realizzate rigorosamente in plastica. Il divieto varrà anche per le vaschette e tutti gli altri prodotti realizzati in polietilene. A questi vanno aggiunti anche il polistirolo, i tappi delle bottiglie, le etichette e i materiali plastici utilizzati per protezione e imballaggio.
La finalità della manovra è quella di ridurre l’inquinamento e la quantità di rifiuti prodotta nel BelPaese, ovviamente il tutto nel pieno rispetto dell’Accordo di Parigi.
Ebbene, per fare ciò e disincentivare l’uso di plastica ed altri materiali potenzialmente pericolosi, l’imposta da pagare sarà di 1 euro per ogni chilo di plastica. La tassa dovrebbe portare circa 3 miliardi di euro nelle casse dello Stato, che a sua volta tornerà indietro il 10% a tutti coloro che hanno pagato la tassa; sotto forma di credito d’imposta.
Obiettivi e previsioni sulla Plastic Tax
Alcuni oggetti sono stati letteralmete bannati grazie alle nuove norme europee. Stiamo parlando di piatti, posate, cannucce, aste per palloncini e bastoncini cotonati, prodotti che vengono tutti realizzati con plastica monouso. Questi, saranno completamente vietati entro il 2021.
L’unico oggetto in plastica destinato a sopravvivere sarà la bottiglia, ma anche questa subirà numerose restrizioni. Il governo italiano prevede che le bottiglie di plastica in uso dal 2020 al 2025 dovranno essere composte per il 25% da materiale riciclato. Percentuale che si alzerà al 30% minimo dal 2025 al 2030.
Gli incentivi e i bonus
E’ sicuramente una manovra che mette a rischio diversi settori, ma per compensare il governo sta già studiando incentivi per le aziende che operano con la plastica e indirizzarli verso materiali biodegradabili e compostabili.
Per i privati invece è previsto il green corner, ovvero uno spazio eco-sostenibile dove si possono trovare oggetti e prodotti rigorosamente bio e green. Per tutti gli esercenti che contribuiscono con la creazione del proprio green corner, è previsto un incentivo che può arrivare ad un massimo di 5000€.
Si va verso un futuro sicuramente migliore, a patto però che l’economia italiana non ne faccia le spese. Altrimenti non sarà un vero e proprio miglioramento.
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