Il bronzo è una lega metallica composta principalmente da rame e stagno, ampiamente utilizzata fin dall’antichità per la realizzazione di oggetti artistici, decorativi e funzionali. Conoscere le quotazioni del bronzo è importante sia per chi vuole vendere oggetti in bronzo di proprietà, sia per chi deve acquistare questo materiale per uso artistico o industriale. In questo articolo analizzeremo nel dettaglio il valore e il prezzo del bronzo, come vengono fissate le quotazioni e i fattori che le influenzano, e come riconoscere un oggetto in vero bronzo.
Che valore ha il bronzo?
Il valore del bronzo dipende da diversi fattori, primo fra tutti la purezza della lega e la percentuale di rame e stagno presente. Generalmente, maggiore è la percentuale di rame, più alto è il valore del bronzo. Le leghe di bronzo possono contenere dal 55% al 95% di rame, con il restante costituito da stagno, zinco, piombo, alluminio o altri metalli.
Un altro fattore determinante per stabilire il valore è la destinazione d’uso del bronzo: quello artistico per sculture e decorazioni ha un valore più elevato rispetto al bronzo industriale impiegato per elementi meccanici o nautici. Anche la lavorazione e lo stato di conservazione influiscono molto sul prezzo: i manufatti artistici cesellati, sbalzati o fusi hanno quotazioni superiori.
In generale, per il bronzo nuovo non lavorato, puro al 90-95%, il prezzo si aggira intorno ai 10 euro al kg. Il bronzo usato o di recupero vale leggermente meno, intorno agli 8 euro al kg. Per manufatti artistici antichi o pezzi unici il valore può invece raggiungere diverse migliaia di euro al kg.
Quanto viene pagato 1 kg di ottone?
L’ottone è una lega simile al bronzo, contenente rame e zinco. Spesso i due materiali vengono confusi, ma hanno caratteristiche e quotazioni differenti. L’ottone ha un contenuto di rame inferiore rispetto al bronzo, tra il 55% e l’85%, con la restante parte costituita da zinco.
Il prezzo dell’ottone nuovo non lavorato si aggira intorno ai 2,5-3 euro al kg. L’ottone di recupero usato vale leggermente meno, con una quotazione che va da 1,5 a 2,5 euro al kg. Gli oggetti artistici e i manufatti lavorati in ottone hanno ovviamente un valore superiore che dipende dalla fattura e antichità del pezzo.
L’ottone ha quotazioni inferiori rispetto al bronzo per via del minore contenuto di rame e delle diverse proprietà meccaniche e di lavorabilità. Tuttavia, data la similitudine visiva tra i due materiali, capita che oggetti in ottone vengano erroneamente venduti come bronzo a prezzi maggiorati.
Chi ritira il bronzo?
Esistono diverse possibilità per vendere rottami e oggetti in bronzo, ottenendo denaro contante:
- Rottamai e centri di raccolta metalli: sono senza dubbio la soluzione più comoda e diffusa. È sufficiente contattarne uno nella propria città e accordarsi per la vendita dei materiali in bronzo. Pagano un prezzo leggermente inferiore alle quotazioni di mercato.
- Rigattieri e negozi di antiquariato: possono essere interessati all’acquisto di bronzi artistici, oggetti antichi e decorazioni in bronzo di valore, riconoscendo quotazioni anche elevate in base alla qualità e valore storico/artistico.
- Fonderie: le fonderie artigiane che producono oggetti in bronzo acquistano anche bronzo di recupero da riutilizzare nella fusione. Garantiscono prezzi in linea con le quotazioni di mercato.
- Vendita online: siti specializzati come eBay consentono di vendere a collezionisti e appassionati oggetti in bronzo, pezzi d’arredo e decorazioni, spuntando prezzi interessanti soprattutto per articoli rari o d’epoca.
- Asta di beneficenza: per pezzi di particolare valore storico/artistico si può valutare la vendita tramite casa d’aste, devolvendo il ricavato in beneficenza e ottenendo una plusvalenza.
Come riconoscere un oggetto in bronzo?
Per distinguere con certezza un oggetto in bronzo da altri materiali simili come ottone e rame, è necessario fare alcune verifiche:
- Colore: il bronzo ha una colorazione più scura e opaca rispetto all’ottone. Con il tempo e l’ossidazione assume il caratteristico colore verde.
- Peso specifico: il bronzo è più pesante dell’ottone, con un peso specifico di 8,7-8,9 g/cm3. L’ottone ha un peso specifico di 8,4-8,7 g/cm3.
- Suono: percuotendo leggermente l’oggetto, il bronzo emette un suono più profondo e meno acuto rispetto all’ottone.
- Magnetismo: il bronzo non viene attratto dalla calamita, a differenza di materiali ferrosi. L’ottone può essere debolmente magnetico.
- Analisi composizione: tramite spettrometria a emissione ottica o a raggi X si può analizzare con precisione la composizione del metallo e verificare il contenuto di rame tipico del bronzo.
Con questi pratici test è possibile appurare con sicurezza la natura bronzea di un oggetto e distinguerlo da imitazioni poco pregiate.
Conclusione: tutti i segreti per valutare e vendere il bronzo
Per riassumere, il valore del bronzo dipende soprattutto dalla percentuale di rame presente nella lega, dallo stato e dalla lavorazione. Il prezzo al kg per il bronzo nuovo non lavorato si attesta mediamente sui 10 euro, mentre il bronzo di recupero usato vale circa 8 euro al kg.
Per vendere rottami o oggetti in bronzo le opzioni migliori sono i rottamai, i rigattieri o la vendita online per pezzi artistici o d’epoca. Prima della vendita è bene tuttavia verificare la composizione tramite colore, peso, suono e test chimici, per appurare che si tratti di vero bronzo e non di imitazioni meno pregiate.
Conoscere le attuali quotazioni e caratteristiche del bronzo è indispensabile sia per chi vuole commerciare questo metallo che per collezionisti e appassionati, al fine di non confondere il bronzo con altre leghe e non rischiare di pagare oggetti a prezzi eccessivi.
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