Dal 28 gennaio è di nuovo possibile fare richiesta del bonus asilo nido per i nuovi nati, il beneficio in denaro che interessa tutte le famiglie dei bambini tra 0 e 3 anni che frequentano il nido, indipendentemente dal reddito familiare.
La somma può essere usata per contribuire a pagare la retta dell’asilo pubblico o parificato, e quest’anno passa da 1.000 a 1.500 euro all’anno, circa 136 euro al mese, che vengono corrisposti per 11 mesi all’anno fino al compimento dei tre anni del piccolo.
«Possono accedere al beneficio anche le famiglie dei bambini che a causa di una patologia cronica non possono frequentare l’asilo, e che sostengono le spese di una baby sitter o di un assistente a domicilio», spiega Giuseppe Colletti, del patronato Inca Cgil nazionale. La domanda va presentata all’Inps dal genitore che sostiene il costo, ed è necessario allegare la ricevuta del primo mese di frequenza, ma per le strutture che prevedono il pagamento posticipato è sufficiente il documento di iscrizione.
«Chi invece utilizza il bonus per la baby sitter dovrà allegare la certificazione del pediatra che attesta che il bambino non può frequentare la scuola».
Il bonus è cumulabile con il “premio alla nascita” di 800 euro riservato a tutti i nati, che può essere richiesto all’Inps a partire dal 7° mese di gravidanza.
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